UNA FRAGOLA FRA I GHIACCI

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Fragola MagellanoSabato 16 gennaio 2016
MUSEI CIVICI DI PALAZZO MOSCA - PESARO

Prosegue ai Musei Civici di Palazzo Mosca il nuovo ciclo di incontri dedicato alla presentazione di libri che riguardano la provincia di Pesaro e Urbino.

Un progetto di animazione e divulgazione stimolante, realizzato grazie al DCE CreAttività, Distretto culturale evoluto di cui è capofila la Provincia, che ha tra gli obbiettivi l’accrescimento di consapevolezza dei valori culturali insiti nel territorio.

Dopo il libro rivelazione “Incontro al Cemeterio”, Gruppo Eracle edizioni, di Alessandro Cioppi, presentato a dicembre, sabato 16 gennaio alle 18 (ingresso libero), è la volta di “Una Fragola fra i ghiacci” ovvero una esperienza di vita nonché scientifica, documentata in un libro (purtroppo andato esaurito) e in un avventuroso video che sarà presentato e commentato durante l’incontro.

L'esperienza è quella dello skipper bolognese Galileo Ferraresi e della compagna di avventura Marina Bertozzi che rievocheranno l’appassionante crociera di esplorazione dell’Antartide intrapresa nel 2000, al timone di Fragola - un quattordici metri progettato da Carlo Sciarelli e costruito nei cantieri di Trieste - alla ricerca di riscontri a quello che avevano ipotizzato studiando antiche mappe.

Come potevano gli antichi greci conoscere l’Antartide e Leonardo e i cartografi del 1500 disegnarlo, se fu avvistato soltanto nel 1820?
Spinti da suggestioni, leggende e letture, Galileo e Marina hanno sfidato le acque burrascose e i venti gelidi per raggiungere il polo Sud e provare che in quel continente di ghiacci un tempo c’era una civiltà di antichi signori del mare che una catastrofe naturale, dovuta allo spostamento dell’asse terrestre, fece sparire.

Introduce Marco Perugini del team di lavoro di CreAttività e se ne parlerà con i due protagonisti; non mancheranno riferimenti a Pandolfo III Malatesta che aveva contatti con le Americhe prima di Colombo, e a mappe, carte, globi, conservati nelle istituzioni culturali del territorio.

ILLUMINATI Immagini dalla letteratura: Bellini, Dalì e i contemporanei

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Locandina ILLUMINATI19 dicembre 2015 - 3 aprile 2016 > PROROGATA AL 19 GIUGNO
MUSEI CIVICI DI PALAZZO MOSCA / CASA ROSSINI / SCALONE VANVITELLIANO - PESARO

Per il periodo natalizio si apre a Pesaro una nuova e affascinante mostra “diffusa” nel centro storico della città; per la prima volta un percorso espositivo corale che coinvolge i Musei Civici di Palazzo Mosca, Casa Rossini e lo Scalone Vanvitelliano.

Dal 19 dicembre 2015 fino al 19 giugno 2016 le tre sedi ospitano ILLUMINATI. Immagini dalla letteratura: Bellini, Dalì e i contemporanei, a cura di Marcello Smarrelli. Una mostra trasversale rispetto alle epoche e alle aree geografiche, incentrata sul desiderio di rappresentare un assunto noto, ma spesso poco considerato e non privo di sorprese: la funzione iconografica delle opere letterarie e la loro capacità di ispirare gli artisti di tutti i tempi.

L’evento è organizzato dal Comune di Pesaro – Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo in collaborazione con Ente Olivieri - Biblioteca e Musei Oliveriani, presso le cui collezioni è possibile ammirare pregiati volumi illustrati, alcuni dei quali, tra il Quattrocento e l’Ottocento, concessi in prestito e inseriti nel percorso espositivo.

La mostra si pone infatti nell’ottica della nascente Fondazione Pesaro Cultura e intende interpretarne le potenzialità dal punto di vista della messa in rete degli spazi e della integrazione delle discipline.

ILLUMINATI si riferisce alla pratica tardo antica della miniatura, che inizialmente era limitata alla decorazione in rosso delle lettere iniziali dei capitoli di un manoscritto. Il termine deriva verosimilmente dal latino minium, un particolare minerale dal quale si ricavava il colore. A partire dal XIV secolo, con il diffondersi di illustrazioni di piccolo formato, il significato di miniatura passò genericamente ad indicare dipinti, oggetti e forme di dimensioni ridotte.

Detta anche “alluminatura” o “illuminatura” (in inglese illumination e in francese enluminure) per via dei colori luminosi e vibranti in risalto sulla pagina, ma anche per via dell'allume o lume mescolato ai colori come collante, la miniatura è all’origine della trasformazione di un testo scritto in un’immagine che lo rende più comprensibile, immediatamente fruibile, gli dà nuova vita, lo illumina.

Gli artisti hanno la capacità di trasformare idee ed emozioni in immagini e molto spesso la fonte di ispirazione sono le storie tratte dalle grandi opere letterarie. In questo senso sono gli artisti stessi ad essere degli illuminati, dei demiurghi in grado di rendere vivi e tangibili i concetti e le figure tratte dalle pagine scritte.

In dialogo con tre importanti luoghi storici di Pesaro, la mostra è l’occasione per assistere ad un confronto inedito tra esempi del patrimonio museale, che testimoniano sin dall’antichità l’uso di testi letterari come fonti iconografiche per le opere d’arte; le 100 tavole incise di Salvador Dalì realizzate negli anni cinquanta, con immagini visionarie tratte dalla Divina Commedia, oltre ad alcune edizioni illustrate del poema dantesco concesse dall’Ente Olivieri; e le opere dei contemporanei Francesco Arena, Francesca Grilli e Rä di Martino, ispirate o dedicati ad altrettanti capolavori della letteratura.

INCONTRO AL CEMETERIO

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Incontro al Cemeterio Alessandro CioppiVenerdì 11 dicembre 2015
MUSEI CIVICI DI PALAZZO MOSCA - PESARO

Ai Musei Civici di Palazzo Mosca, venerdì 11 dicembre alle 17 (ingresso libero), prende il via un nuovo ciclo di incontri dedicato alla presentazione di libri che riguardano la provincia di Pesaro e Urbino.

Un progetto di animazione e divulgazione stimolante, realizzato grazie al DCE CreAttività, Distretto culturale evoluto di cui è capofila la Provincia, che ha tra gli obbiettivi l’accrescimento di consapevolezza dei valori culturali insiti nel territorio.

Il primo appuntamento è dedicato al libro rivelazione “Incontro al Cemeterio”, Gruppo Eracle edizioni, di Alessandro Cioppi, che permette di seguire le “indagini” del protagonista, “l’ingegnere”, sulle tracce di un tesoro nascosto, alla ricerca di pregiatissime opere d’arte ad Urbino.

Prima urbinate e poi ingegnere, Cioppi si è specializzato nel restauro di edifici religiosi. La sua innata predilezione per la storia e per l’arte lo ha sempre diretto a cercare la cornice culturale, storica e sociale più intima che anima ogni chiesa. Questa prima esperienza narrativa è il frutto del suo passionale impegno in importanti ricerche, durate oltre dieci anni, finalizzate a captare i messaggi di antiche gesta probabili ed ambivalenti, in bilico tra la realtà e il sogno.

L’’autore racconterà aneddoti e percorsi che lo hanno portato alla stesura del suo intrigante racconto e ne parlerà con Silio Bozzi, Vice-Questore aggiunto della Polizia di Stato, e Silvano Straccini, Direttore di Sistema Museo.

L’incontro successivo sarà il 16 gennaio con la presentazione dell’avventura di “Fragola”, il nome della barca a vela italiana che nel 2000 è andata in Antartide e ha cambiato i libri di storia: come potevano gli antichi greci conoscere l’Antartide e Leonardo e i cartografi del 1500 disegnarlo, se fu avvistato soltanto nel 1820?

A febbraio gli incontri proseguiranno ogni venerdì. Metauro Aras edizioni presenterà alcune interessanti pubblicazioni su luoghi e testimonianze del territorio, a cura di Federica Savini, responsabile editoriale, e del Prof. Paolo Sorcinelli. Quattro pubblicazioni che permettono di indagare aspetti particolari della provincia pesarese: dalle memorie collettive alle esplorazioni di luoghi a personaggi di rilievo storico e artistico, spesso poco noti o sconosciuti.

Il NOVECENTO - Le ceramiche italiane degli anni ‘50

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Leoncillo Leonardi Tre mezzi busti femminili maiolica19475 dicembre 2015 - 3 giugno 2016
MUSEI CIVICI DI PALAZZO MOSCA - PESARO

Sabato 5 dicembre alle 17.30 si inaugura nel piano ammezzato dei Musei Civici di Palazzo Mosca, la mostra Il NOVECENTO - Le ceramiche italiane degli anni ’50, organizzata da Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo.

Per le festività di Natale, il percorso museale  si arricchisce di una pregiata esposizione che mette in luce importanti opere delle collezioni civiche presentate alla Terza Mostra Nazionale della Ceramica di Pesaro nel 1952, manifestazione a cui aderirono le più rinomate fabbriche italiane e i più valenti artisti dell’epoca con l’intento di valorizzare e divulgare l’arte ceramica.

Grazie all’allora direttore dei Musei Civici, Gian Carlo Polidori, le opere furono donate o acquistate dal Comune per costituire una piccola ma significativa raccolta che completasse la collezione rinascimentale Mazza e la sette-ottocentesca, donazione Ugolini.

Le ceramiche allestite attestano la convivenza di artisti innestati nell’illustre tradizione della maiolica istoriata, ceramisti che reinterpretano il genere cinquecentesco, e innovatori che proiettati allo studio e alla sperimentazione della decorazione, della materia e degli smalti, testimoniano la vivacità e la ricerca di quegli anni.

Uno spazio a inizio mostra è riservato al grande scultore Leoncillo Leonardi (Spoleto 1915 - Roma 1968), con la maiolica Tre mezzi busti femminili, scultura neocubista del 1947 in origine proposta come fusto di tavolinetto. Una perfetta sintesi tra sperimentazione del colore e ricerca plastica dove la forma subisce tensioni interne che deformano e scompongono i volumi in una serie di piani cromatici e luminosi.

ANTONIO BIASIUCCI - MOLTI

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BIASIUCCI5 discembre 2015 - 31 gennaio 2016
CENTRO ARTI VISIVE PESCHERIA – PESARO

Sabato 5 dicembre alle ore 19 presso il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro si inaugura Molti, mostra personale di Antonio Biasiucci, organizzata per il periodo natalizio dal Comune di Pesaro -Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo.

A cura di Ludovico Pratesi Chiara Pirozzi, la mostra aperta fino al  31 gennaio 2016, propone un percorso visivo che presenta in modo inedito il lavoro dell’artista campano.

Molti è un’esposizione che interseca ritualità antiche a drammi contemporanei attraverso una narrazione mai effimera ma sempre pronta a definire sostanze concrete fatte di corpi e volti, materia e carne, vitalità ed epifanie. 

L’installazione Molti, esposta per la prima volta nel 2009 alla mostra Barock, al Museo Madre di Napoli, è un lavoro realizzato all’interno del Museo Universitario di Antropologia partenopeo, dove Biasiucci ha fotografato un repertorio di calchi di volti appartenenti a diverse tribù africane realizzati negli anni ’30 dall’antropologo Lidio Cipriani.

Il titolo si riferisce ai visi che emergono dall’oscurità fotografica, come metafora dell’esistenza umana, capace di agire nella propria storia e nel proprio tempo non attraverso l’individualità, bensì nella collettività, ovvero nella moltitudine delle differenze.

Se nel percorso proposto per la Chiesa del Suffragio l’idea di sacrificio viene interpretata dall’artista nel suo senso più crudo di martirio e immolazione, nei due cicli di opere proposte per lo spazio del Loggiato si definisce all’opposto un discorso basato sui concetti di offerta, di dono e di reciprocità, anch’essi da intendersi come gemmazione di un sacrificio, intimo o condiviso.

Biasiucci presenta uno dei suoi primi lavori fotografici: il ciclo Vapori degli anni ’80, dove interpreta e sublima con il suo obiettivo il rito e l’esecuzione dell’uccisione dei maiali, e la sacralità del sacrificio prende corpo infine nell’esposizione del ciclo delle Madri, in cui l’artista restituisce forma e materia a ciò che in assoluto definisce l’idea di dono e di sacrificio per eccellenza: la nascita e la vita offerta dalla maternità.

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