18 dicembre 2021 - 27 marzo 2022 > Prorogata fino al 25 aprile 2022
PALAZZO MOSCA - MUSEI CIVICI - PESARO
Per la prima volta, la città di Pesaro dedica una mostra al grande pittore e incisore Rembrandt Harmenszoon van Rijn (1606 Leida - 1669 Amsterdam).
Sabato 18 dicembre alle 12, a Palazzo Mosca - Musei Civici inaugura “Rembrandt incisore” con oltre cento opere che raccontano la produzione grafica di uno dei massimi artisti di tutti i tempi. La retrospettiva, a cura di Luca Baroni, è promossa dal Comune di Pesaro – Assessorato alla Bellezza, in collaborazione con Sistema Museo e The Art.Co., e si potrà visitare fino al 27 marzo (prorogata fino al 25 aprile 2022).
L’occasione espositiva è unica e speciale. L’opera del grande artista olandese è molto rara in Italia; l’eccezionale quantità di fogli presenti a Pesaro si deve al generoso contributo di collezionisti privati, tutti residenti nel territorio marchigiano, che hanno deciso di mettere a disposizione del pubblico alcuni dei loro tesori più preziosi per diffondere la conoscenza e la passione per l’incisione.
Il percorso si snoda per temi, a partire dalla presentazione del protagonista nella sezione Ritratti, tra cui spiccano L’autoritratto con cappello (1638) e quello con la moglie Saskia (1636), eseguito subito dopo il matrimonio. Si prosegue con la rappresentazione del corpo, maschile così come femminile, vestito o nudo, come nell’esemplare Diana al bagno (1631), e si entra nel vivo con una sala dedicata al tema della Notte, animata dalle suggestive ambientazioni notturne in cui Rembrandt notoriamente eccelleva. E ancora, le scene dell'Antico e del Nuovo Testamento, tra cui spiccano la celebre Deposizione (1633) e la Morte della Vergine (1639), e, nell’ultima sala, le suggestive figure degli Artefici e pensatori. Tra questi spicca un foglio eccezionale, il notissimo Erudito nello studio (anche noto come ‘Dottor Faustus’, 1652), che ispirò generazioni di artisti (da Goethe a Victor Hugo a Ingmar Bergman) e che è stato scelto, con il suo alone di mistero, come immagine di copertina della mostra
L’esposizione si contraddistingue anche per la scelta di presentare al pubblico i diversi ‘stati’ delle singole opere, ossia le molteplici varianti ad acquaforte e puntasecca che, a partire dalla prima redazione, Rembrandt o i successivi stampatori hanno inserito all’interno dell’immagine.
Il curatore Luca Baroni, allievo di PhD presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e attivo da anni nel campo dello studio e dell’esposizione di grafica, dichiara: “Dopo le grandi mostre dedicate all’opera incisoria di Albrecht Dürer (Gradara, 2019) e Federico Barocci (Urbino, 2020), sono lieto che anche Pesaro partecipi al ‘rinascimento grafico’ del nostro territorio con una mostra dedicata a Rembrandt, uno dei massimi, forse il massimo, incisore di tutti i tempi. La provincia di Pesaro-Urbino è tra le più ricche in Italia in termini di storia della grafica, incisione e collezionismo. Qui operarono grandi incisori come Barocci, Cantarini, Peruzzini e, in tempi più recenti, Castellani, Bruscaglia, Piacesi e molti altri. La vitalità dell’interesse per la grafica è testimoniata dall’alto numero di artisti ma anche collezionisti e amanti dell’incisone, senza i quali questa mostra non sarebbe stata possibile’.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo riccamente illustrato che contiene, oltre alle schede delle opere e introduzioni tecniche e storiche, una preziosa interpretazione inedita dell’opera incisoria di Rembrandt, firmata dall’artista contemporaneo Luigi Toccacieli. Il volume (composto da tipografia Ideostampa - PU) sarà disponibile da gennaio presso il bookshop di Palazzo Mosca.