Fino al 28 gennaio 2018
VILLA REALE - MONZA
Sempre aperta durante le festività “Maurizio Galimberti - San Nicola reMade”. Una esposizione preziosa e in sintonia con l’atmosfera natalizia.
Il Natale si avvicina e tra le mostre da visitare durante le feste c’è la bella mostra fotografica “Maurizio Galimberti - San Nicola reMade”, a cura di Denis Curti, in corso alla Villa Reale di Monza fino al 28 gennaio 2018, aperta e visitabile anche la Vigilia del 24, lunedì 25 (h 14-19) e 26 dicembre Santo Stefano, 31 dicembre San Silvestro, lunedì 1 gennaio Capodanno e 6 gennaio Epifania (h 10-19, venerdì h 10–22, chiuso lunedì non festivo).
Una esposizione preziosa e in sintonia con l’atmosfera spirituale natalizia con le circa 80 opere, tra mosaici di polaroid e big polaroid, realizzate nella Basilica di San Nicola di Tolentino dal grande fotografo di fama mondiale Maurizio Galimberti che, con la sua personalissima tecnica, racconta lo splendore artistico e mistico della Basilica.
Allestita al secondo piano nobile della Villa del Piermarini, la mostra costituisce la prima tappa espositiva di un importante progetto artistico-documentario voluto dal mecenate e collezionista Alberto Marcelletti, e patrocinato dal Comune di Tolentino. Il fine è di sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni riportati dalla Basilica di San Nicola, a seguito dell’ultimo terremoto nelle Marche, e favorire altresì l’inizio dei restauri e la riapertura di tutto il complesso, quale testimonianza identitaria non solo di Tolentino ma di un ampio territorio di riferimento.
Galimberti ha scattato, nel corso di quattro anni, oltre 9.000 istantanee polaroid per raccontare in un mosaico assolutamente unico, lo splendore della Basilica di San Nicola e del Cappellone con l’importante ciclo di affreschi trecenteschi, recentemente attribuiti a Pietro da Rimini. Ritornato sul luogo a seguito del sisma del 2016, ha eccezionalmente utilizzato una polaroid di grandi dimensioni, una delle quattro al mondo ancora funzionanti, per scattare pezzi unici di 50x60 centimetri ad altissima definizione, a testimonianza del silenzio, del dolore, dell’abbandono in cui si trova oggi il monumento, tra polvere e macerie. Il progetto iniziale “San Nicola reMade” ossia “rifatto” si è così arricchito di una nuova valenza.