5 ottobre - 9 dicembre 2018
FONDAZIONE LUCIANA MATALON - MILANO
Torna a Milano il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, con la speciale edizione sulla salvaguardia del pianeta.
Il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, torna a Milano nei suggestivi spazi della Fondazione Luciana Matalon in Foro Buonaparte 67, dal 5 ottobre al 9 dicembre 2018.
L’evento sempre molto atteso, organizzato dall’Associazione culturale Radicediunopercento di Roberto Di Leo, con il patrocinio del Comune di Milano, presenta le 100 immagini premiate al concorso di fotografia indetto dal Natural History Museum di Londra e arrivate in Italia grazie all'esclusiva concessa alla PAS EVENTS di Torino.
In competizione per la 53a edizione, oltre 50.000 scatti realizzati da fotografi professionisti e non, provenienti da 92 paesi, che sono stati selezionati, alla fine dello scorso anno, da una giuria internazionale di esperti, in base a creatività, valore artistico e complessità tecnica.
Come di consueto, i visitatori potranno ammirare le foto finaliste e vincitrici delle 16 categorie del premio che ritraggono l’incredibile biodiversità esistente sulla Terra, mostrandone i lati più nascosti e misteriosi. Ma soprattutto, in questa edizione l’attenzione è più che mai rivolta alla salvaguardia del pianeta. I paesaggi, il regno botanico e quello animale, immortalati dai fotografi, regalano uno sguardo emozionante ma altresì consapevole quale testimonianza visiva di un ambiente da difendere e preservare.
La scelta del vincitore assoluto è emblematica. Il Wildlife Photographer of the Year è stato assegnato al fotografo sudafricano Brent Stirton che ha ritratto un rinoceronte appena colpito e mutilato del suo corno all’interno del Parco Hluhluwe Imfolozi, la più antica riserva naturale africana. La foto Monumento alla specie, di forte impatto emotivo e di grande profilo artistico, documenta con estrema crudeltà il dramma del bracconaggio al rinoceronte per vendere i loro corni al mercato nero. Stirton ha dichiarato di aver visto almeno altre trenta scene di questo tipo durante il suo reportage all’interno della riserva.
Il premio per il miglior scatto della categoria giovani, il Young Wildlife Photographer of the Year, è andato all’olandese Daniël Nelson che nello scatto La bella vita è riuscito a immortalare un gorilla felicemente sdraiato e intento a mangiare con gusto un frutto dell’albero del pane. L’immagine, realizzata nella foresta del Parco Nazionale di Odzala, nella Repubblica del Congo, rappresenta perfettamente l’innegabile somiglianza tra le scimmie selvatiche e l’essere umano, ma soprattutto l’importanza dell’ambiente da cui dipendono.
Cinque gli italiani premiati in questa edizione: Stefano Unterthiner si è aggiudicato due premi da finalista, nella categoria The Wildlife Photojournalist Award: Story, con la serie di foto Salvare gli yaki, e in Natura Urbana, con Gatto all'attacco; sono arrivati finalisti Marco Urso nella categoria Mammiferi con Aspettativa, Hugo Wasserman in Natura urbana con Fuori pista e Angiolo Manetti in Ambienti Terrestri con Pitture nel deserto. La giovanissima Ekaterina Bee ha vinto nella categoria fino a 10 anni con la foto Nella presa dei gabbiani.