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BIGGI e TOMASINELLI - PREDATORI DEL MICROCOSMO

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Emanuele Biggi FB eventoSabato 10 novembre 2018
CASA DELLA CULTURA - MILANO

Proseguono gli incontri organizzati dall'Associazione culturale Radicediunopercento alla Casa della Cultura (via Borgogna 3), in occasione della mostra Wildlife Photographer of the Year 53, alla Fondazione Luciana Matalon di Milano fino al 9 dicembre.

Oltre ai fotografi italiani professionisti, in questa edizione dedicata in particolare alla salvaguardia del pianeta, sono ospiti anche esperti e studiosi dell’ambiente.

Dopo la giornalista e fotografa Eleonora De Sabata, il terzo appuntamento di sabato 10 novembre, ore 21, è con Emanuele Biggi, naturalista e fotografo, presentatore televisivo nella trasmissione Geo su Rai3, e Francesco Tomasinelli, esperto in Scienze Ambientali Marine; insieme presentano il loro ultimo libro “Predatori del microcosmo. La lotta per la sopravvivenza di insetti, ragni, rettili e anfibi”. Un volume che non è semplicemente una collezione di belle immagini ma un insieme di “racconti fotografici”, con testi che mettono in evidenza le scoperte più recenti e gli aspetti più interessanti della biologia dei protagonisti.

ELEONORA DE SABATA – UN MARE DI PLASTICA

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Clean Sea Life 2Sabato 3 novembre 2018
CASA DELLA CULTURA - MILANO

In occasione della mostra Wildlife Photographer of the Year 53° edizione, in corso alla Fondazione Luciana Matalon di Milano fino al 9 dicembre, proseguono gli incontri di approfondimento. Gli ospiti sono fotografi italiani professionisti, selezionati ai più prestigiosi concorsi internazionali, e in questa edizione dedicata in particolare alla salvaguardia del pianeta, anche esperti e studiosi dell’ambiente.

Dopo la zoologa Roberta Castiglioni, il secondo di sei appuntamenti organizzati dall'Associazione culturale Radicediunopercento è con la giornalista e fotografa di mare Eleonora De Sabata.

Sabato 3 novembre alle 21, alla Casa della Cultura in via Borgogna 3, si parla di “Un mare di plastica: le soluzioni concrete di Clean Sea Life”.

In Mediterraneo la concentrazione di spazzatura di plastica è fra le più elevate al mondo. Li chiamiamo rifiuti ‘marini’, ma in gran parte arrivano da terra: scopriremo assieme come molti vengano prodotti inconsapevolmente o per disattenzione, anche qui in città e come il progetto europeo Clean Sea Life sta cambiando il volto del mare con il coinvolgimento attivo di tutti gli amanti del mare.

ABEL ZELTMAN - Todavìa Cantamos

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Abel Zeltman10 novembre 2018 - 1 marzo 2019
HOTEL OXFORD SPAZIO  Q’4rt - ROMA

Nel cuore di Roma, a pochi passi da via Veneto, strada della Dolce Vita, nello Spazio Q’4rt dell’Hotel Oxford, venerdì 9 novembre alle 18.30 si inaugura la mostra Todavìa Cantamos, antologica dell’artista argentino Abel Zeltman, pittore e incisore contemporaneo.

Organizzata e curata da Camilla Falcioni, l’esposizione ha ottenuto il prezioso patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia e della Casa Argentina - Oficina Cultural e sarà visitabile dal 10 novembre 2018 al 1 marzo 2019.

Un evento che coniuga arte e stile italiano dell'ospitalità, accolto con entusiasmo da Quarta Hospitality Oxford di Massimo e Gloria Quarta, pronti a condividere e a offrire al pubblico un'esperienza culturale da non dimenticare. La location è lo spazio espositivo nel bistrot-ristorante, recentemente ristrutturato, Q’4rt – Cucina & Vino del rinomato Hotel Oxford, albergo a 4 stelle che da quasi 50 anni offre accoglienza di qualità nella capitale.

Abel Zeltman, nato a Buenos Aires nel 1968 e oggi attivo a Pesaro, presenta a Roma una scelta di opere che appartengono a vari cicli della sua vita. Il calcio, il tango, il circo, sono alcuni dei temi trattati e cari all’artista le cui creazioni nascono da tecniche composite. Usa materiali diversi, dall’acrilico al carboncino, ma anche presi dal quotidiano, asfalto, carta, ritagli di giornale, applicati su tavola o tela, o ancora semplici post- it per piccole storie. Nascono così “immagini” aderenti alla realtà eppure trasfigurate in un linguaggio originale ed unico che è la cifra riconoscibile del suo stile. Volti e figure non sono rassicuranti, escono malconci e stremati dopo i salti mortali della vita ma comunque le acrobazie continuano e gli intensi colori in contrasto si scoprono essere in armonia.

ROBERTA CASTIGLIONI – LA NATURA IN TRAPPOLA

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Roberta CastiglioniSabato 27 ottobre 2018
CASA DELLA CULTURA - MILANO

Con la mostra Wildlife Photographer of the Year 53, in corso alla Fondazione Luciana Matalon di Milano fino al 9 dicembre, tornano gli incontri di approfondimento organizzati dall'Associazione culturale Radicediunopercento alla Casa della Cultura, via Borgogna 3.

Sei appuntamenti focalizzati sulla salvaguardia del pianeta, tema centrale dell’esposizione di quest’anno, con ospiti fotografi italiani professionisti e pluripremiati ma anche esperti e studiosi dell’ambiente. La prima serata è con la zoologa Roberta Castiglioni, laureata in Scienze Naturali, che sabato 27 ottobre (ore 21) parlerà della “Natura in trappola. Bracconaggio e crimini ambientali”.

I “crimini di natura” sono tutte le azione che mettono a rischio il futuro della rete della vita sul pianeta, una rete costituita da ecosistemi, specie, habitat e ricchezza genetica.

Il commercio di fauna selvatica è un crimine di natura e rappresenta il quarto principale mercato criminale dopo il traffico di droga e armi, il traffico di beni contraffatti e il traffico di esseri umani. Negli ultimi anni il bracconaggio ha avuto un ritmo di crescita molto elevato e si è trasformato in un business globale che si avvale di reti criminali internazionali ben organizzate, spesso dedite anche ad altri business illegali come il commercio di armi e droga. Produce e alimenta corruzione, instabilità, guerre e conflitti.

Wildlife Photographer of The Year 53

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WPY 2018

5 ottobre - 9 dicembre 2018
FONDAZIONE LUCIANA MATALON - MILANO

Torna a Milano il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, con la speciale edizione sulla salvaguardia del pianeta.

Il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, torna a Milano nei suggestivi spazi della Fondazione Luciana Matalon in Foro Buonaparte 67, dal 5 ottobre al 9 dicembre 2018.

L’evento sempre molto atteso, organizzato dall’Associazione culturale Radicediunopercento di Roberto Di Leo, con il patrocinio del Comune di Milano, presenta le 100 immagini premiate al concorso di fotografia indetto dal Natural History Museum di Londra e arrivate in Italia grazie all'esclusiva concessa alla PAS EVENTS di Torino.

In competizione per la 53a edizione, oltre 50.000 scatti realizzati da fotografi professionisti e non, provenienti da 92 paesi, che sono stati selezionati, alla fine dello scorso anno, da una giuria internazionale di esperti, in base a creatività, valore artistico e complessità tecnica.

Come di consueto, i visitatori potranno ammirare le foto finaliste e vincitrici delle 16 categorie del premio che ritraggono l’incredibile biodiversità esistente sulla Terra, mostrandone i lati più nascosti e misteriosi. Ma soprattutto, in questa edizione l’attenzione è più che mai rivolta alla salvaguardia del pianeta. I paesaggi, il regno botanico e quello animale, immortalati dai fotografi, regalano uno sguardo emozionante ma altresì consapevole quale testimonianza visiva di un ambiente da difendere e preservare.

La scelta del vincitore assoluto è emblematica. Il Wildlife Photographer of the Year è stato assegnato al fotografo sudafricano Brent Stirton che ha ritratto un rinoceronte appena colpito e mutilato del suo corno all’interno del Parco Hluhluwe Imfolozi, la più antica riserva naturale africana. La foto Monumento alla specie, di forte impatto emotivo e di grande profilo artistico, documenta con estrema crudeltà il dramma del bracconaggio al rinoceronte per vendere i loro corni al mercato nero. Stirton ha dichiarato di aver visto almeno altre trenta scene di questo tipo durante il suo reportage all’interno della riserva.

Il premio per il miglior scatto della categoria giovani, il Young Wildlife Photographer of the Year, è andato all’olandese Daniël Nelson che nello scatto La bella vita è riuscito a immortalare un gorilla felicemente sdraiato e intento a mangiare con gusto un frutto dell’albero del pane. L’immagine, realizzata nella foresta del Parco Nazionale di Odzala, nella Repubblica del Congo, rappresenta perfettamente l’innegabile somiglianza tra le scimmie selvatiche e l’essere umano, ma soprattutto l’importanza dell’ambiente da cui dipendono.

Cinque gli italiani premiati in questa edizione: Stefano Unterthiner si è aggiudicato due premi da finalista, nella categoria The Wildlife Photojournalist Award: Story, con la serie di foto Salvare gli yaki, e in Natura Urbana, con Gatto all'attacco; sono arrivati finalisti Marco Urso nella categoria Mammiferi con Aspettativa, Hugo Wasserman in Natura urbana con Fuori pista e Angiolo Manetti in Ambienti Terrestri con Pitture nel deserto. La giovanissima Ekaterina Bee ha vinto nella categoria fino a 10 anni con la foto Nella presa dei gabbiani.